Il governo ha previsto un buono carburante di 200 euro per tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, compresi gli studi professionali.
Si tratta di un’agevolazione introdotta dal Decreto sul caro-energia per contrastare gli impatti economici dovuti all’aumento dei prezzi del carburante.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato, nella circolare n. 27/E, quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato. I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza preventivi accordi contrattuali.
Per ottenere il bonus, erogato una sola volta e per un valore massimo di 200 euro, non è prevista la presentazione di alcuna domanda in quanto è semplicemente un’opportunità a disposizione delle aziende che desiderano offrire ai propri dipendenti un benefit per il maggior costo dei carburanti. E quindi un’opzione lasciata alla discrezionalità e alla disponibilità della singola società.
I lavoratori potranno usufruire dell’incentivo in due modi:
- buoni benzina o simili;
- benefit aziendali disponibili per il dipendente, in questo caso, se incluso nei piani sindacali, non verrà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro.
La motivazione alla base di questo interrogativo è semplice: i servizi di welfare aziendale, in cui rientra anche il bonus in questione, sono esentasse a condizione che nel periodo di imposta non superino la soglia di € 258,23.
Se si superano questi importi, sono integralmente sottoposti a tassazione, con la conseguenza che il lavoratore riceve, di fatto, un importo più basso.
L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su questo punto: il bonus carburante è una misura speciale e non si deve sommare con gli altri benefit eventualmente previsti dalla società a favore dei propri dipendenti.
Ciò significa che se, per esempio, la società introduce il bonus benzina da 200 euro e altri benefit per 250 euro, le due misure non si sommano e pertanto si tratterebbe di benefit completamente esentasse.
Nel caso, invece, in cui i buoni carburante eccedano i 200 euro, l’eccedenza viene calcolata all’interno del valore massimo annuo esentasse di 258,23 euro.
Vantaggi e sgravi fiscali:
Per le aziende: per l’acquisto dei buoni carburante le aziende private godono dell’esenzione fiscale, è interamente deducibile dal reddito di impresa
Per i dipendenti: è esente da impose e contributi e non concorre a formare il reddito di lavoro.
I voucher dovranno essere erogati entro il 12 gennaio 2023, secondo il principio di cassa allargata, ma gli stessi potranno essere utilizzati dai beneficiari anche successivamente.
Dott.ssa Stefania Borja
Dott.ssa Loredana Corsi