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Detassazione del reddito incrementale

Detassazione del reddito incrementale

La proposta di Andrea Ferrari al Meeting AIDC

Ferrari chiede ai Commercialisti di intervenire individualmente e collettivamente, in maniera determinata e precisa, per cambiare drasticamente le cose e rivendicare il “ruolo di attori della realtà del Paese”.
È necessario arginare e razionalizzare la digitalizzazione del Fisco, che viene definita come “burocrazia 4.0”.
Ferrari definisce inaccettabile “il continuo riversamento di attività di competenza della pubblica amministrazione sulle spalle del contribuente e, quindi, direttamente sulla nostra categoria”.
La riforma digitale deve essere fatta con il concorso dei dottori commercialisti e non sulla loro pelle con un effettivo tavolo tecnico di confronto con il MEF.
Per Ferrari non si risolvono le questioni attualmente sul tavolo, che radicano ben al di fuori del Consiglio Nazionale, con una riforma dell’ordinamento professionale, peraltro decisa e scritta a porte chiuse.” Ma è necessario un concreto impulso all’aggregazione dei professionisti anziché penalizzare, come succede attualmente, gli studi strutturati.
Secondo il Presidente “bisogna demolire le barriere all’esercizio dell’attività di impresa e professionale; bisogna consentire all’impresa ed alla professione di nascere e crescere.”
È fondamentale, infatti, far tornale la voglia di fare impresa. Infatti, Ferrari sostiene che “se non si risolve il problema profondo di fare impresa, soprattutto tra i giovani, non si risolve il problema della nostra categoria.”
Ciò potrebbe avvenire attraverso la proposta di detassazione del reddito incrementale per imprese e professionisti. Tale misura consentirebbe il blocco della spesa pubblica e favorirebbe la ripresa economica.
Bisogna reingegnerizzare e rivoluzionare la burocrazia italiana, controllando e contenendo la spesa pubblica per consentire la contrazione dell’imposizione fiscale.
Inoltre, urge l’elevazione a rango costituzionale dello statuto di diritti del contribuente.
Il Presidente richiede, quindi, un atto di coraggio, individuale e collettivo per rinnovare lo Stato e la categoria professionale di appartenenza e “se quanto esiste adesso non è migliorabile, dobbiamo avere il coraggio di demolire, per ricostruire su nuove e solide basi”.
Infine, il Presidente lancia la nuova proposta dell’AIDC: la ‘Start Up Now’. Sarà possibile per chi voglia iniziare a fare impresa beneficiare gratuitamente degli studi professionali dell’Associazione che offriranno ai nuovi imprenditori quel contributo per muovere il primo passo e superare la prima barriera fatta di burocrazia, che rappresenta il vero ostacolo per le imprese…
ipsoa