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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: Approvato dall’Agenzia delle Entrate il modello di presentazione dell’istanza

La sospensione di larga parte delle attività economiche in ragione delle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19, ha determinato per una vasta platea di imprese e professionisti una significativa e generalizzata contrazione dei ricavi.

In risposta a quella che è divenuta un’emergenza economica, il Governo all’art 25 del Decreto Legge 19 maggio 2020, numero 34, introduce una misura di sostegno nella forma di contributo a fondo perduto erogato attraverso l’Agenzia delle Entrate.

Con la pubblicazione del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate vengono definite modalità e procedure per la presentazione dell’istanza di accesso alla misura.

Vediamo quindi: chi ha maturato il diritto, in quale misura e come ottenere il contributo.

 

I destinatari del Contributo a Fondo Perduto

Il Decreto 34/2020 in parola, introduce all’articolo 25 la misura di sostegno per i soggetti esercenti attività di impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario che non abbiano cessato l’attività alla data di presentazione dell’istanza e che non siano destinatari delle misure di sostegno di cui al Decreto Legge 17 marzo 2020 numero 18 ovvero a dipendenti e professioni iscritti ad enti privati di previdenza obbligatoria.

La misura è pensata per le attività di minori dimensioni, che non abbiano quindi ecceduto nel corso dell’esercizio precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del Decreto (19 maggio 2020, sostanzialmente il 2019 per la maggior parte delle attività, ma nel caso ad esempio di società che chiudano l’esercizio al 30 giugno, dovrà farsi riferimento all’esercizio 1/7/2018-30/6/2019) ricavi per euro 5 milioni e che abbiano registrato nel mese di aprile 2020, un calo del fatturato e dei corrispettivi di vendita eccedente il 33,33% rispetto al valore registrato nel mese di aprile 2019 ed in ogni caso per i soggetti che abbiano avviato l’attività successivamente al 1 gennaio 2019 (ma prima del 1 maggio 2020).

Come supporto alle attività situate nelle zone colpite in maniera più significativa dall’emergenza, il contributo è riconosciuto a prescindere dalle dimensioni e dall’effettiva riduzione del fatturato (in caso di mancata effettiva riduzione, verrà riconosciuto il contributo nella misura minima definita infra nel documento).

Ripercorriamo quindi i requisiti:

–          Attività di impresa, autonoma o agraria;

–          Ricavi esercizio 2019 (attenzione a chi non chiude il bilancio al 31/12) inferiori ad euro 5 milioni;

–          Calo fatturato aprile 2020/aprile 2019 eccedente il 33,33%;

–          In ogni caso per avvio attività dopo il 1 gennaio 2019 (ma prima del 1 maggio 2020) e per attività situate nei comuni in stato di emergenza in ragione dell’emergenza Covid-19.

 

La misura del Contributo a Fondo Perduto

Il contributo a fondo perduto viene riconosciuto come una percentuale rispetto al calo di fatturato registratosi nei periodi osservazione (aprile 2019/2020); tale percentuale dipende dalle dimensioni del richiedente determinato attraverso il volume dei ricavi dell’esercizio precedente alla data del 19 maggio 2020 (vedi paragrafo precedente), sempre nell’ottica di fornire contributi maggiori alle attività minori.

La percentuale viene così determinata:

–          20% del calo di fatturato per richiedenti con ricavi o compensi inferiori ad euro 400.000;

–          15% del calo di fatturato per richiedenti con ricavi o compensi compresi tra euro 400.000 ed 1 milione;

–          10% del calo di fatturato per richiedenti con ricavi o compensi superiori ad euro 1 milione.

Il contributo viene comunque riconosciuto, per chi rientri tra i beneficiari, nella misura minima di euro 1.000 per le persone fisiche ed euro 2.000 per i soggetti diversi.

 

Come ottenere il Contributo a Fondo Perduto

Modalità ordinaria

La richiesta per l’ammissione alla misura di sostegno deve essere presentata con modalità telematica all’Agenzia delle Entrate, il che richiede la possibilità di accedere direttamente o mediante un professionista incaricato, alle modalità disponibili mediante canali telematici predisposti e nella sezione “Fatture e Corrispettivi”, ovvero con accesso al “Cassetto Fiscale” in questo ultimo caso esclusivamente da parte di intermediari delegati.

Verrà inoltre predisposta una specifica modalità di inoltro delle domande in caso di assenza di deleghe già attive, in tal caso andrà conferita una delega ad un intermediario che dovrà autocertificare la condizione di delegato.

L’istanza andrà trasmessa tra il 15 di giugno ed il 13 agosto 2020; in caso di eredi che stiano continuando l’attività per conto del soggetto deceduto i termini sono fissati dal 25 giugno al 24 agosto.

Entro tale periodo sarà possibile correggere l’istanza o rinunciare alla richiesta (il che lascia intendere il contributo non verrà probabilmente erogato prima della data di chiusura di tale sportello temporale, nonostante tuttavia si faccia riferimento ad un periodo di elaborazione di sette giorni per l’accoglimento dell’istanza il che potrebbe far ipotizzare la facoltà di restituzione del contributo in caso di rinuncia).

Nell’istanza dovranno essere indicati:

–          informazioni circa i dati del richiedente e dell’eventuale rappresentante legale

–          i dati riferiti alla dimensione dell’attività,

–          eventuale inizio dell’attività dal 1 gennaio 2019 o esercizio in aree specifiche;

–          IBAN intestato al beneficiario della misura

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente attraverso le modalità telematiche sopra indicate, altrimenti si considererà non pervenuta.

L’invio della domanda genererà una prima ricevuta di avvenuto deposito, disponibile nella propria area riservata e nella sezione “Consultazione degli invii effettuati” nel portale “Fatture e corrispettivi”. La ricevuta di accettazione, o rigetto, dell’istanza verrà lavorata in sette giorni e messa a disposizione con le medesime modalità.

 

Modalità per richieste di contributo eccedenti euro 150.000

Nel caso in cui la misura del sostegno richiesto ecceda gli euro 150.000, la domanda dovrà essere stampata in PDF, firmata digitalmente dal richiedente o dal rappresentante legale ed essere presentata a mezzo PEC.

In tal caso il modulo dovrà essere compilato anche nella sezione dedicata all’autocertificazione antimafia o, in alternativa, il richiedente può dichiarare di essere iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori 3 di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.

La ricevuta per le istanze così presentate verrà trasmessa via PEC.

 

istruzioni_contributi_a_fondo_perduto

modello_domanda_contributi_a_fondo_perduto

 

Lo Studio Ferrari e Associati rimane a disposizione di tutti gli assistiti per fornire maggiori informazioni e per definire congiuntamente adeguate misure specifiche, per l’organizzazione dell’operatività amministrativa e del lavoro per le singole attività.