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Focus sugli Esports: intervista a Massimiliano Renzi, Esport Academy

Intervista a Massimiliano Renzi (co-founder Esport Academy)

di Emanuele Ferrari (emanuele@studioferrari.com)

“Il mondo degli Esports in Italia ha ancora ampi margini di crescita, rispetto ad altri mercati esteri in cui gli sport elettronici hanno un peso ben più rilevante e possono rappresentare un’ottima fonte di guadagno per i giocatori professionisti. È per questo motivo che nel 2017, insieme a Mattia Guarracino, campione d’Italia di FIFA per ben sei volte e primo giocatore ad essere stato assunto da una squadra di eSerie A, abbiamo fondato la Esports Academy, un’agenzia di consulenza ed organizzazione di eventi Esports, che attualmente gestisce ben quattro squadre della eSerie A, più precisamente Sampdoria, Parma, Bologna e Sassuolo. Il nostro obiettivo è di strutturarci ulteriormente e di crescere ancor di più come impresa. Per questo motivo abbiamo affidato la nostra start-up innovativa allo Studio Legale e Commerciale Ferrari & Associati, per perfezionare il nostro business plan e crescere ancora in questo settore”. E’ quanto ha dichiarato Massimiliano Renzi, co-fondatore della Esports Academy (https://www.esportsacademy.it).

“Il concetto di fondo a cui si ispirano gli Esports è che chiunque, pur non avendo il talento per diventare un giocatore professionista sul rettangolo verde, può essere un campione di videogiochi. Il nuovo fenomeno coinvolge soprattutto i giovani, che vanno meno allo stadio – al di là del fatto che stiamo vivendo una situazione emergenziale a causa del coronavirus – ma che hanno grande dimestichezza con la tecnologia e con le consolle di gioco. Per avvicinarli maggiormente al calcio, gli Esports rappresentano uno strumento su cui le diverse formazioni di Serie A stanno sempre più investendo. Per le squadre di eSerie A che attualmente gestiamo, ci occupiamo tra le altre cose di pagare i proplayer, organizzare eventi, gestire i giocatori. Esports academy gestisce inoltre anche la parte social e contenuto media video alle squadre che ha sotto la sua procura”.

“Lo scorso anno è stata creata una eSerie A, una Serie A parallela, il cui debutto è tuttavia stato rimandato ad inizio del prossimo anno – ha detto ancora Renzi – ma già in queste settimane è possibile per i giocatori amatoriali, dai 16 anni in su, sfidarsi a FIFA 2021 o a PES e puntare ad essere scelti per prendere parte alle competizioni di più alto livello. Come Esports Academy organizziamo tornei sulla nostra piattaforma o anche dal vivo, Covid permettendo, con i primi classificati che potranno essere draftati ed affiancati ai proplayer, ovvero ai giocatori di Esport professionisti. In Italia il fenomeno non è ancora strutturato come all’estero, ma in Europa un giocatore professionista di Esports può arrivare a guadagnare fino a 10 mila euro al mese, grazie soprattutto agli sponsor”.

“In Italia abbiamo numeri molto più piccoli, ma riscontriamo una grande richiesta di formazione”, ha proseguito Renzi. “La nostra Academy in soli tre mesi, dopo la fine del lockdown lo scorso mese di giugno, ha registrato ben 8 mila ragazzi desiderosi di diventare dei videogiocatori professionisti. Ad oggi organizziamo almeno un paio di tornei settimanali, sia FIFA sia PES, ma la nostra Accademia fa anche opera di coaching, ovvero lezioni ‘one to one’ per perfezionare la tecnica di gioco. Inoltre stiamo anche producendo dei videocorsi sugli Esports, che possono essere comprati sulla nostra piattaforma. Tra l’altro abbiamo dato in esclusiva a SKY ‘on demand’ il corso di FIFA dello scorso anno, che è ancora visibile. Prima del lockdown abbiamo inoltre raggiunto un accodo con una una sala gaming con 25 postazioni di gioco con computer, consolle, angolo bar, per poter fare in futuro lezioni ‘sul campo’, sotto la guida dei nostri migliori proplayer, la login di Roma, in via Leonardo Da Vinci. Oltre a questo obiettivo, per il futuro abbiamo grandi progetti: siamo partiti con il calcio perché in Italia è lo sport più popolare, ma stiamo organizzando anche tornei di ‘Call of Duty‘. Dietro agli Esports c’è un mondo fatto di tanti ragazzi che vogliono fare di una passione una professione, e noi diamo la possibilità di realizzare questo sogno”, ha concluso il co-founder della Esports Academy.