Bonus internet, pc e tablet: come richiederlo
Dal 9 novembre 2020 è possibile inoltrare le richieste per un voucher fino a 500 euro in favore delle famiglie, per usufruire di una connessione internet veloce o per dotarsi di un pc o un tablet; è quanto ha stabilito il decreto Mise n. 243 del 7 agosto 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1 ottobre 2020. Infratel, la società Mise che attua la misura, elenca le offerte disponibili sul sito bandaultralarga.italia.it.
Il voucher potrà essere speso per l’acquisto di servizi di connessione e dispositivi selezionati direttamente dagli operatori accreditati sul sito di Infratel ed è fruibile solo se l’utente sceglie una connettività ad almeno 30 Mbps.
I requisiti:
- un ISEE non superiore a 20.000 euro;
- essere o privi di connessione internet o averne una di velocità inferiore a 30 Mbps (come nel caso dell’ADSL).
Così come indicato nel regolamento Infratel, gli operatori possono fornire tablet o pc “di cui i beneficiari acquisiranno la proprietà trascorsi 12 mesi dall’attivazione del contratto” e ne indica le specifiche tecniche minime di cui devono esser dotati.
Come ottenere il bonus:
Ci si dovrà recare presso i tradizionali canali di vendita (negozi, centri commerciali, catene di elettronica, …), presentando i seguenti documenti:
- fotocopia del documento di identità;
- fotocopia del codice fiscale di chi effettua la richiesta;
- il contratto già in essere (se sottoscritto) con profilo di servizio inferiore a 30 Mbps.
Questa prima fase di erogazione del bonus è parte di un progetto più ampio che prevede ulteriori misure per quanto riguarda la sola connessione internet, in favore di:
- famiglie con reddito ISEE inferiore a 50.000 euro, con un bonus pari a 200,00 euro;
- micro, piccole e medie imprese la possibilità, con un bonus che dovrebbe andare dai 300 ai 2.500 euro.
Revisori non revocabili nelle nanoimprese
La proroga dei termini concessa alle Srl e alle coop per l’obbligo di nomina del revisore, istituito dall’art.379 d.lgs.14/2019, non è considerato una giusta causa di revoca secondo il Mef.
L’obbligo, che sarebbe dovuto entrare in vigore in occasione dell’approvazione del bilancio 2019 – perciò tra aprile e giugno 2020 -, è stato prorogato fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2021.
Vi è quindi tempo fino ad aprile/giugno 2022 per allinearsi alla disposizione di nomina dell’organo di controllo e del revisore legale per le Srl e coop che superino, per due esercizi consecutivi, i seguenti limiti:
- Attivo dello stato patrimoniale eccedente gli euro 4 milioni;
- Ricavi delle vendite e delle prestazioni eccedente gli euro 4 milioni;
- Occupati in media durante l’esercizio eccedenti i 20 dipendenti.
Le Srl e le coop che avessero già provveduto alla nomina di tali figure non potranno perciò procedere alla revoca per giusta causa in quanto non viene meno un obbligo di legge, ma soltanto una proroga dei termini.
ETS: nomina dell’organo di controllo e del revisore alla prima assemblea
La nota del Ministero del Lavoro n. 11560 del 2 novembre 2020 ricorda l’obbligo stringente per gli ETS a verificare il superamento dei rispettivi limiti per la nomina dell’organo di controllo e di revisione.
Tale obbligo si pone tra le previsioni del D. Lgs. 117/2017 che non presentano un nesso di diretta riconducibilità all’operatività del RUNTS, pertanto gli Artt. 20 e 31 del CTS sono immediatamente applicabili.
La verifica deve esser svolta guardando ai dati consuntivi dei bilanci relativi agli anni 2018 e 2019.
Per la nomina dell’organo di controllo, l’ETS deve verificare il superamento di due dei seguenti limiti per due esercizi consecutivi:
- Totale attivo stato patrimoniale eccedente gli euro 110.000,00 euro
- Totale entrate comunque denominate eccedente gli euro 220.000,00 euro
- Dipendenti occupati in media nell’esercizio eccedenti le 5 unità
Per la nomina dell’organo di revisione o del revisore unico, l’ETS deve verificare il superamento di due dei seguenti limiti per due esercizi consecutivi:
- Totale attivo stato patrimoniale pari ad euro 1.110.000,00 euro
- Totale entrate comunque denominate pari ad euro 2.220.000,00 euro
- Dipendenti occupati in media nell’esercizio pari a 12 unità
Resta ferma la possibilità affidare all’organo di controllo anche la revisione legale dei conti, purché ciascun componente dell’organo di controllo sia un revisore legale iscritto nell’apposito registro.
L’assenza di tale adempimento, in fase di controllo per l’accesso al RUNTS, sarà ostativa ai fini dell’iscrizione dell’ETS nel Registro.