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Startup e PMI innovative: il nuovo panorama fiscale 2025

Il panorama Startup e PMI innovative italiano è in crescita e si presenta in controtendenza rispetto a quanto si osserva sugli altri mercati: idee e progetti non mancano e gli investitori rimangono fortemente interessati.

Il 2025 rappresenta un punto di svolta per chi innova. Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, startup e PMI innovative non sono più trattate allo stesso modo: le prime vedono rafforzarsi il pacchetto di agevolazioni fiscali, mentre per le seconde il quadro si fa più selettivo.

Questa riforma nasce dall’esigenza di concentrare gli incentivi sulle realtà più giovani e a più alto potenziale di crescita, riducendo al contempo gli spazi di agevolazione per le imprese già strutturate.

 

Le novità principali per Startup e PMI innovative

  1. Detrazioni fiscali più generose per le startup

Chi investe in una startup innovativa può oggi beneficiare di una detrazione IRPEF fino al 65% dell’importo investito.

  • È il livello più alto mai raggiunto in Italia per questo tipo di agevolazione.
  • Lo scopo è attrarre capitali privati, anche di piccoli risparmiatori, in un settore notoriamente rischioso.
  • L’investimento agevolato deve essere mantenuto per un periodo minimo (in genere 3 anni), pena la decadenza del beneficio.

 

  1. Lo status di startup: durata ridotta
  • La permanenza nella sezione speciale del Registro delle imprese per le startup innovative passa da 5 a 3 anni.
  • Sono previsti meccanismi di estensione fino a 5 o addirittura 9 anni, ma solo per chi dimostra requisiti più stringenti di crescita e innovazione.
  • Questo cambiamento spinge gli imprenditori a pianificare in tempi più rapidi l’evoluzione della propria azienda e a non adagiarsi sullo “status agevolato”.

 

  1. Credito d’imposta per l’eccedenza

Una delle novità più significative riguarda la gestione delle eccedenze fiscali:

  • Se la detrazione supera l’imposta lorda dovuta, la differenza non viene persa.
  • Si trasforma infatti in credito d’imposta, compensabile tramite modello F24.
  • Questo meccanismo amplia la platea dei beneficiari, consentendo di valorizzare l’incentivo anche a chi non ha sufficiente capienza fiscale.

 

  1. PMI innovative: un quadro ridimensionato

Se per le startup il quadro appare potenziato, lo stesso non si può dire per le PMI innovative:

  • Alcune agevolazioni fiscali sono state eliminate o fortemente ridotte.
  • La ratio è di concentrare le risorse sulle realtà più giovani, lasciando alle PMI innovative strumenti diversi di supporto (finanziamenti, bandi, accesso al venture capital).
  • Questo cambio di prospettiva rende necessario valutare con attenzione se conviene ancora restare in questa categoria o se orientarsi verso altre forme di incentivazione.

 

Opportunità e rischi

Le nuove regole creano senza dubbio occasioni interessanti:

  • Per gli investitori, il ritorno fiscale è molto più attraente.
  • Per le startup, lo status diventa più selettivo, e quindi più prestigioso.
  • Per l’ecosistema, l’afflusso di capitali potrebbe favorire la crescita e la scalabilità di imprese innovative.

Ma non mancano i rischi:

  • Vincoli temporali: la riduzione della durata dello status obbliga a pianificare prima e meglio.
  • Perdita dei benefici: la decadenza comporta la restituzione delle agevolazioni, con interessi.
  • Selezione naturale: le PMI innovative rischiano di trovarsi con meno incentivi e più burocrazia.

 

Come muoversi

In questo nuovo scenario, diventa cruciale:

  • Verificare i requisiti: sei davvero startup innovativa o PMI innovativa ai sensi della legge?
  • Pianificare gli investimenti: valutare la convenienza della detrazione e i vincoli di mantenimento.
  • Monitorare le scadenze: tenere traccia della durata dello status ed eventuali proroghe.
  • Considerare alternative: per le PMI innovative, esplorare bandi, finanza agevolata e strumenti europei.

 

Conclusione

Il 2025 ridisegna le regole per chi fa innovazione. Le startup ricevono un segnale forte: più incentivi, ma anche più responsabilità e meno tempo per dimostrare il proprio valore. Le PMI innovative, invece, dovranno ripensare strategie e fonti di supporto.

Come potete aver constatato, prima di iniziare le cose da capire e vagliare sono molteplici.

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