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IL FONDO RISTORAZIONE: Il Governo per la filiera agroalimentare e i ristoratori

FONDO RISTORAZIONEIl Governo con la previsione di cui all’articolo 58 del Decreto-Legge 104/2020, ha messo a disposizione della ristorazione e dell’intera filiera agroalimentare, un fondo che permetta di incentivare e sostenere le imprese nell’acquisto di prodotti italiani di qualità, una nostrana specialità distintiva, presente e distribuita su tutto il territorio nazionale.

La crisi innescata dalla pandemia di Covid19 ha ovviamente colpito l’intera filiera agroalimentare: essendo venute meno per lungo tempo le occasioni di incontro e condivisione ed essendo in parte cambiate le abitudini di vita delle persone, anche il consumo di specialità della gastronomia locale ha subito una inevitabile battuta di arresto.

In questo preoccupante panorama però, il Governo, su proposta del MIPAAF ed in particolare del Ministro Bellanova, ha studiato una misura che possa andare in aiuto di ristoratori e produttori nella forma di un contributo a fondo perduto che copre l’intero costo, da un minimo di 1.000 euro, fino ad un limite di 10.000 euro, per l’acquisto di prodotti destinati agli operatori della ristorazione. Sono compresi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura, oltre che prodotti DOP e IGP, prodotti che valorizzano la materia prima del territorio, cioè quelli da vendita diretta, e prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Per le imprese con sede nel Lazio, questa misura arriva in supporto del “Bonus Porchetta” di cui ad un nostro precedente contributo.

 

Il contributo a fondo perduto

La misura di aiuto intende promuovere incentivi rivolti agli operatori della ristorazione, mediante la concessione di un contributo a fondo perduto una tantum, consistente in un versamento in Conto Corrente pari al valore degli acquisti effettuati tra il 14 agosto 2020 e la data di presentazione dell’istanza, che rispettino i requisiti richiesti, pari ad un importo che va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 10.000 euro con.

Attenzione però alle tempistiche estremamente strette per la presentazione della domanda: l’arco temporale infatti va dal 15 novembre (data di pubblicazione ed attivazione del portale) al 28 novembre 2020.

 

A chi spetta

La misura è indirizzata agli operatori che esercitano come attività prevalente una delle attività afferenti ai seguenti codici ISTAT ATECO 2007:

  • 10.00 – Alberghi, limitatamente all’attività di ristorazione
  • 10.11 – Ristorazione con somministrazione;
  • 10.12 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
  • 10.50 – Ristorazione su treni e navi;
  • 21.00 – Catering per eventi, banqueting;
  • 29.10 – Mense;
  • 29.20 – Catering continuativo, su base contrattuale.

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019. Il predetto contributo spetta, anche in assenza dei requisiti di cui al precedente periodo, ai soggetti che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019.

 

I requisiti delle spese ammissibili

I prodotti che rientrano nel Fondo Ristorazione sono tutti quelli acquistati con documentazione fiscale, dopo il 14 agosto 2020, che provengono dalle filiere agricole e alimentari.

Sono compresi prodotti:

  • vitivinicoli;
  • della pesca e dell’acquacoltura;
  • DOP e IGP;
  • prodotti che valorizzano la materia prima del territorio, cioè quelli da vendita diretta, e prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Si intendono i prodotti agroalimentari acquistati direttamente dai produttori (ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228), oppure ottenuti da filiera nazionale integrale, dalla materia prima al prodotto finito.

Il richiedente del fondo è tenuto ad acquistare almeno 3 differenti tipologie di prodotti agricoli o alimentari classificati nella “Tabella prodotti”.

Il prodotto principale non deve superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata.

 

Come presentare la domanda

Le domande possono essere presentate attraverso procedura Telematica e Procedura Postale.

La procedura telematica

Per aderire mediante procedura telematica, accessibile dal portale al link del Portale della Ristorazione, già operativo, sarà necessario essere in possesso di:

  • SPID (necessario per effettuare l’accesso);
  • Visura camerale in corso di validità;
  • Copia dei documenti fiscali certificanti gli acquisti nelle categorie previste dal decreto ed eventuali documenti di trasporto;
  • Eventuale copia delle quietanze associate ai documenti fiscali, se già disponibili al momento della presentazione (opzionale in questa prima fase di adesione).

Dovrà essere contestualmente, direttamente dal portale, effettuato un pagamento di euro 30,00.

 

La procedura Postale

In alternativa si potrà procedere dall’ufficio postale consegnando in busta chiusa:

  • l’apposito modulo compilato e sottoscritto;
  • fotocopia delle fatture certificanti gli acquisti, effettuati dopo il 14 agosto 2020, nelle categorie previste dal Decreto, ed eventuali documenti di trasporto;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione della persona che ha presentato la domanda quale legale rappresentante dell’impresa richiedente;
  • Visura Camerale in corso di validità; quietanze associate ai documenti fiscali;
  • copia documento d’identità del legale rappresentante.

Per la consegna all’ufficio postale dovrà essere indicata come destinazione: Centro servizi Pavia, Servizio ristoratori, viale Brambilla 1 27100, Pavia e versato un bollettino con le seguenti indicazioni:

  • Numero conto corrente destinatario (“Sul c/c n.”) 32025009;
  • Importo versamento di euro 30,00;
  • Intestazione (“intestato a”) POSTE ITALIANE SPA PORTALE DELLA RISTORAZIONE;
  • Causale: presentazione domanda fondo per la filiera della ristorazione.

 

 

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