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Fringe Benefit sino a 3.000 euro

Il Decreto “Calderone” (DL 48/2023 conv. L.85/2023) ha previsto all’art.40 la possibilità per le aziende di alzare il tetto dei fringe benefit per beni / servizi, comprendendo anche il rimborso delle utenze domestiche, fino a 3.000 € per i lavoratori con figli a carico.

 

Ora esce la circolare con i chiarimenti interpretativi. In sunto:

a) Le aziende hanno la facoltà di erogare fringe benefit fino a 3.000 € per il solo 2023.
b) Le aziende hanno la facoltà di scegliere a chi concedere il fringe benefit ad personam
c) I 3.000€ sono deducibili al 100% per l’azienda e netto su netto per i lavoratori
d) Il diritto spetta a chi ha almeno un figlio a carico
e) Il diritto spetta sia ai dipendenti che agli assimilati (amministratori, co.co.co…)
f) Il lavoratore deve fare una dichiarazione che il figlio è a carico, da conservare per 5 anni
g) Non vi è un limite reddituale dei genitori che limiti il diritto ai 3.000€
h) I 3.000€ possono essere riconosciuti ad entrambi i genitori che lavorano
i) I 3.000€ si possono sommare al bonus carburante 200€

Per figlio a carico si intende colui ha un reddito personale inferiore a 2.840,51€ (4.000€ per i figli con età non superiore a 24 anni), se entro fine anno supera la soglia, decade l’esenzione e lavoratore/azienda devono pagare tasse e contributi sull’intero benefit.

Giusto per dire, azienda con 2 amministratori marito e moglie, possono darsi in tutto € 6.000 di fringe benefit, a prescindere dal loro reddito, alla condizione che abbiano un figlio a carico